Sonia Squillaci

Sonia Squillaci

“La materia come voce dell’invisibile.”

Cosa ti spinge a creare?

Ciò che mi spinge a creare è il bisogno di ascoltarmi. Ogni opera è una conversazione silenziosa tra la mia interiorità e il mondo esterno - un modo per raccontarmi, rivelarmi e trasformare l’invisibile in presenza.

Cosa ti ispira?

Mi ispiro alla natura, ai suoi ritmi silenziosi e alle sue trasformazioni. Anche la musica accompagna il mio processo creativo, aprendo spazi interiori dove le idee prendono forma. Spesso, è di notte che riaffiorano pensieri e intuizioni: quando la mente tace, le immagini cominciano a prendere forma.

Come dai vita alle tue opere?

Creo le mie opere attraverso un dialogo costante con la materia, sperimentando tecniche, texture e forme. Ogni gesto è un’esplorazione, ogni materiale una voce che guida il processo creativo.

Una mia piccola curiosità? Adoro arredare mentalmente le case degli altri: un “gioco” nella mia mente in cui ogni mobile e ogni spazio è organizzato con logica e armonia.
Una perla nascosta a Lucca sono le mura: camminando lungo il viale alberato posso rilassarmi e godermi la città dall’alto, tra i colori che mutano con le stagioni.

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